VUOI RICEVERE UNA EMAIL OGNI VOLTA CHE PUBBLICHIAMO UN NUOVO ARTICOLO?
CLICCA QUI per iscriverti alla newsletter gratuita! (riceverai max 1 email a settimana)

Opinione sul film CAFE' EXPRESS (Italia,1980)

Ora esprimerò la mia opinione personale sul film Cafè Express, una produzione italiana del 1980 della durata di 100 minuti il cui regista è Nanni Loy; il mitico Nino Manfredi, che sarà premiato con il Nastro d'Argento quale miglior attore protagonista, è il grande mattatore della vicenda, in quella che sarà una delle sue migliori interpretazioni.

La trama in breve: Michele Abbagnano (Nino Manfredi) è un poveraccio di 46 anni che tenta di sopravvivere vendendo abusivamente caffè sui vagoni ferroviari del tratto Vallo della Lucania - Napoli.
Non ha vita facile, in quanto è continuamente braccato dalla polizia ferroviaria oltre che tenuto in scacco da un gruppetto di ladruncoli, i quali vorrebbero che egli collaborasse con loro segnalando le persone con più denaro nel portafogli: al momento del pagamento del caffè (300 lire a bicchiere), Michele può sapere all'incirca quanti soldi ha un passeggero che è stato suo cliente.Abbagnano non cede ai ricatti e cerca di svignarsela in tutti i modi possibili da chi gli da la caccia, neanche fosse un uomo pericoloso, lui che invece ha come unico scopo quello di garantire la sopravvivenza a sè stesso e al figlio 14enne in collegio.

Cafè Express è indubbiamente un film riuscito, di buon spessore, e con un Manfredi in grande spolvero: la sua interpretazione di Michele Abbagnano è magistrale, superlativa, e sono proprio le sue straordinarie doti artistiche - che in questa pellicola emergono prepotentemente - a dare forza e smalto ad una vicenda che sarebbe potuta facilmente scivolare nella mediocrità.
Del cast fanno parte anche Adolfo Celi, che interpreta l'Ispettore capo Ramacci Pisanelli, Leo Gullotta nei panni dello strabico Imbastaro, Marisa Laurito, Gigi Reder, Clara Colosimo, Maurizio Micheli.Silvio Spaccesi è ottimo nel ruolo di capotreno, bravo anche Tano Cimarosa nei panni del Maresciallo della Polfer, mentre Vittorio Caprioli, Vittorio Mezzogiorno e Antonio Allocca intrerpretano egregiamente i tre borsaioli che tentano di soggiogare Michele Abbagnano.

Il film è quasi completamente ambientato sui vagoni ferroviari delle Ferrovie dello Stato, per cui avrebbe potuto facilmente scadere nella monotonia se la (notevole) caratura artistica del Manfredi non animasse l'intera vicenda con un personaggio fondamentalmente saggio ma anche ironico e fatalista.

Un film a metà fra la commedia e il drammatico: c'è da ridere - ma senza eccessi - e da riflettere, c'è il dramma della povertà che sposa l'ironia all'amatriciana tipica delle commediole d'inizio anni '80.
La parte riflessiva scaturisce dall'accanimento sociale nei confronti dei deboli, degli ultimi, coloro che hanno poco o nulla e che proprio a causa della loro incapacità a difendersi finiscono inevitabilmente per essere bersagliati dai più disparati antagonisti.

E' un film che a me è piaciuto, Manfredi eccellente, molto bene anche altri attori del cast, divertenti le battute che rendono leggera e piacevole la visione; di contro, la sceneggiatura, incentrata quasi esclusivamente all'interno dei vagoni del treno, risulta monocorde.

Il mio voto al film Cafè Express: 7

Questo articolo è stato pubblicato il 15 settembre 2013
© italicano.blogspot.com - RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi >>