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Come e quanto innaffiare le piante in vaso

In questo articolo spiegherò di quanta acqua necessitano le piante in vaso che abbiamo in casa e il modo corretto per somministrarla.

Bagnare le piante in vaso è un'operazione che dovrebbe essere effettuata con continuità e con regolarità, tenendo anzitutto presente che  in primavera e - soprattutto -  in estate l'apporto di acqua da fornire è quantitativamente tra il doppio e il triplo di quanto necessario in autunno e - soprattutto - in inverno.

Ogni pianta necessita di una quantità d'acqua proporzionale alla grandezza del vaso nella quale è contenuta, nonchè allo sviluppo e consistenza dell'apparato radicale.Sarebbe buona norma togliere di tanto in tanto il vaso (operazione di svasatura) in modo da poter osservare lo sviluppo e il colore delle radici: se esse hanno raggiunto il bordo superiore del vaso è giunto il momento di re-invasare la pianta in un contenitore di qualche centimetro di diametro più grande (questa operazione va fatta preferibilmente in primavera inoltrata).
Se le radici della pianta sono bianchissime indicano il bisogno di fertilizzante, da somministrare miscelato ad acqua e attenendosi alle dosi consigliate dal produttore.Viceversa, radici di colore tendenzialmente bruno possono indicare un eccesso di salinità, quindi l'esigenza di interrompere temporaneamente le fertirrigazioni.

La quantità d'acqua necessaria ad una pianta in vaso varia anche in funzione della composizione del terriccio, oltre che dai fattori sopra riportati; se esso tende ad asciugare rapidamente, la vegetazione della pianta crescerà più in fretta e avrà bisogno di una maggiore frequenza di irrigazione; viceversa, un terriccio che tende a trattenere l'acqua asciugherà più lentamente, limitando la crescita vegetativa.

L'ideale sarebbe garantire alla pianta in vaso una quantità d'acqua costante e in misura adeguata e sufficiente al suo reale fabbisogno.Personalmente, prima di bagnare una pianta sollevo il vaso per testarne idealmente il peso in modo da intuirne il fabbisogno idrico.Evito sempre accuratamente di bagnare troppo una pianta: in certi casi, lo stress causato da un eccesso idrico è sufficiente a far morire una pianta in poche ore.
Anche bagnare troppo poco una pianta non è affatto consigliabile, tuttavia un'irrigazione insufficiente non comporta le fatali conseguenze derivanti dall'eccesso idrico.

Per capire se una pianta è stata bagnata in modo adeguato l'ideale sarebbe togliere il vaso e osservare il terriccio, che in condizioni ottimali dovrebbe possedere un buon grado di umidità.Quando bagno le mie piante in vaso tendo sempre a fornire loro una quantità d'acqua leggermente inferiore al fabbisogno ideale, prestando attenzione alla frequenza temporale delle irrigazioni.In sostanza, occorre bagnare la pianta in vaso con continuità e sempre in rapporto alle sue esigenze idriche, conoscibili sollevando il vaso oppure togliendo il vaso e osservando direttamente lo stato del terriccio (secco o umido).

Si può paragonare il fabbisogno idrico di una pianta in vaso all'alimentazione dell'uomo: meglio tanti piccoli pasti che una grande abbuffata, in quanto sono pericolosi sia gli stress derivati da scarsa alimentazione sia - soprattutto - gli stress scaturiti da un eccesso alimentare.

Tipicamente, in primavera è sufficiente bagnare la pianta una volta al giorno, preferibilmente al mattino (evitare sempre di bagnare verso sera o peggio ancora la sera), tuttavia prima di procedere con l'irrigazione è importante conoscere il grado di umidità del terriccio: potrebbe essere il caso di evitare la somministrazione di acqua, rimandando l'operazione al giorno successivo.
D'estate è possibile bagnare anche due (in rari casi anche tre) volte al giorno, sempre in funzione del livello di umidità raggiunto dal terriccio.In autunno e in inverno dovremmo bagnare saltuariamente e solo se vi è reale necessità idrica, evitando accuratamente gli eccessi.

Quando si bagna una pianta in vaso è bene apportare acqua solo al terriccio, evitando di coinvolgere la vegetazione o parte di essa, in modo da scongiurare il pericolo (in particolare nel periodo autunnale e invernale) di malattie fungine.

Va detto che il terriccio di una pianta in vaso che non viene bagnato da parecchi giorni consecutivi ha grandi probabilità di perdere la propria capacità di tratterenere l'acqua: se verseremo dell'acqua noteremo infatti che essa fluirà (quasi) completamente nel sottovaso.In questo caso sarà necessario procedere alla sostituzione del terriccio.

Le dimensioni del sottovaso devono essere adeguate alle dimensioni del vaso in cui è contenuta la pianta: se è troppo grande si corre il rischio - in particolar modo in autunno e in inverno - di creare una riserva d'acqua eccessiva che può generare nella pianta un pericoloso stress idrico.

Questo articolo è stato pubblicato il 27 settembre 2013
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